Ecco the Dolphin: Defender of the Future

Dreamcast



Idiomas:
Manual:
Desarrollador: Appaloosa Interactive Wikipedia MobyGames

Descripción

Vuelve el delfín más famoso de los videojuegos, Ecco, con nuevas aventuras submarinas. En esta ocasión, nuestro protagonista deberá salvar a su civilización de un plan maligno que quiere destruir el planeta.

Humanos y delfines han conseguido, después de muchos años, crear una sociedad fraternal perfecta, alejada del mal y básicamente feliz. Pero, como suele pasar, no todo el mundo está tan contento y unos cuantos seres diabólicos se las ingenian para intentar acabar con esta armonía.

Cada vez que los malos intentan romper la idílica relación entre hombres y animales fracasan. Por eso inventan una nave que viajará por el tiempo para destruir la alianza en su nacimiento. Ecco deberá perseguir la nave por el pasado y el futuro para detenerla y hacerla volver.

En este viaje apasionante por las profundidades marinas conocerás a un sinfín de criaturas sorprendentes mientras disfrutas con las acrobacias del delfín más intrépido. Haz uso de las magníficas habilidades de Ecco y de tu pericia. De ti depende que el futuro de la Tierra esté en buenas manos.

Description

Ecco the Dolphin debuted on the Genesis and is making his very first appearance on the Dreamcast. Defender of the Future takes place during the dawn of the 30th century. Man and dolphin have lived in peace and harmony and the Earth has become a virtual paradise. So of course the bad guys known simply as "The Foe" come in and ruin the party. Bummer. Just like an old episode of Flipper, Ecco is the only one that can save the day.

Sega has created an undersea environment unlike any you've ever seen. Ecco's world is truly a sight to behold, boasting some of the best graphics ever seen on the Dreamcast to date. Textures are wonderful, giving life to everything you see. Rocks look like real rocks, sharks look like real sharks, and Ecco looks like a real dolphin. Silt flies as Ecco skims the ocean floor and even the star marks on Ecco's forehead are present. A fantastic lighting effect illuminates the scenery perfectly. It's almost like watching an episode of some Discovery channel documentary. But the eye candy doesn't stop there, folks.

Every animal in the game moves just like its real life counterpart. The motions of dolphins, sharks, and fish are so eerily realistic that you'll occasionally forget they're just bits of code. You could spend hours just moving Ecco back and forth through the water. I simply can't say enough about how good this game looks. You really need to see it in action for yourself.

Most of the game involves swimming around and exploring the underwater world. Ecco has two methods of propulsion: normal acceleration and a charge which doubles as an attack. In addition, Ecco has the power of sonar, which has many uses. At first, Ecco can send out his sonar to map out the immediate area. As the game progresses, Ecco will learn various "songs" that add new powers to his sonar such as the ability to attract fish and stun sharks.

Descrizione

Il famoso gioco della Sega finalmente realizzato appositamente per sfruttare al meglio le notevoli potenzialità della nuova console Dreamcast. Nei panni del famoso Delfino, Ecco, vi troverete in un meraviglioso mondo sommerso e sarete impegnati nell'esplorazione di meravigliose locazioni alla ricerca della mitica Atlantide. Decine di personaggi alieni con cui interagire e oltre 100 delfini da controllare

L’indiscusso re della fauna marina torna a nuotare sul Dreamcast. Per difendere il futuro o per rimpiangere il passato?

Inutile menare il can per l’aia o, meglio, il delfino nella vasca: un gioco quasi perfetto irrita quasi più di un gioco mediocre. Ecco sul Dreamcast presenta molti elementi adorabili e, purtroppo, altri detestabili. La veste grafica è una meraviglia assoluta, ma inspiegabili (quanto frequenti) rallentamenti rovinano il quadro come una ditata su una tela appena dipinta. E poi c’è il gioco vero e proprio: tanta libertà d’azione lascia all’inizio impressionati e man mano scema fino a raggiungere la frustrazione. A volte sembra davvero di essere stati abbandonati a se stessi in fondo al mare. Ma d’altra parte si tratta di un titolo quasi perfetto ed è noto che, quando c’è molta attesa per un evento, i primi commenti sono sempre critici. Allo stesso tempo bisogna constatare che Ecco è di sicuro il miglior simulatore di delfino mai concepito e, inoltre, la più sontuosa manifestazione delle capacità grafiche del Dreamcast.

La premessa del gioco è abbastanza naive: per preservare un futuro idilliaco in cui uomini e delfini (dallo status di semi divinità) vivono in simbiosi Ecco deve viaggiare attraverso portali temporali e sgominare la minaccia del male incombente. Durante la sua missione sarà indirizzato da pietre guida che gli forniranno criptici indizi sugli obiettivi da assolvere. Man mano che si procede nel gioco questi indizi diverranno sempre più radi e, di contro, i livelli sempre più impenetrabili e vasti. È a questo punto che il fattore frustrazione comincia a imporsi con forza. Può capitare infatti di vagare a vuoto per giorni interi alla ricerca di un modo per superare una determinata situazione. Inoltre la calibrazione del livello di difficoltà non è certo delle migliori: alcuni stage avanzati sono più semplici di altri che si devono affrontare all’inizio. Per non parlare del ritmo di gioco vero e proprio che, per usare un eufemismo, potremmo definire rilassante (ha anche i suoi

Fortunatamente questi pellegrinaggi sul fondo del mare sono accompagnati da una grafica quasi commovente e da una ricerca per il dettaglio certosina, che riguarda tanto le creature del fondo oceanico quanto gli scenari acquatici. Per compiere il suo dovere di difensore del futuro Ecco può contare su diverse abilità, utili per sgominare gli attacchi di squali e altri predatori e comunicare con gli altri delfini e tutte le creature pacifiche disposte al dialogo. Anche il sonoro gioca un ruolo di primo piano, riproducendo alla perfezione i gorgoglii dell’universo acquatico, accompagnandoli con una colonna sonora mai invadente.

L'ultima parola: Un capolavoro mancato e, d’altro canto, un’esperienza unica nel suo genere, da provare a tutti i costi.

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